LA STORIA DI NOI INIZIA NEGLI ANNI ’80: NO WEB, NO SOCIAL, TANTA CARTA. ABBIAMO SCATOLONI PIENI DI CARTA, O MEGLIO, PIENI DI LAVORO, QUEL GENERE CHE NON SI PUÒ CANCELLARE IN UN
Illustrazioni, storyboard, cataloghi, brochure, monografie, bozze e bozzetti. Questo patrimonio si è sedimentato e fa parte di noi a tutti gli effetti, e cresce di continuo, anche se oggi l’archivio non si sfoglia ma si misura a colpi di mega, giga e tera.
Noi siamo portatori sani
– e un po’ insani –
di comunicazione.
Noi siamo portatori sani
– e un po’ insani –
di comunicazione.
Le agenzie di comunicazione un tempo si chiamavano agenzie di pubblicità ed era molto semplice dichiarare la propria professione: faccio il pubblicitario.
Oggi pubblicità sembra un termine incompleto, riduttivo. In effetti la complessità è tanta: basti solo pensare che gli utenti, cioè i destinatari del messaggio pubblicitario, diventano essi stessi generatori di contenuti.
La professionalità del pubblicitario è evoluta e non esiste un termine adatto a descriverla (o quantomeno un termine che ai pubblicitari possa piacere).
Comunque le figure chiave di una agenzia di comunicazione restano le stesse da sempre (*), ciò che cambia è l’orbita di tutte le altre competenze specialistiche (**) che sono necessarie a seconda del progetto che si vuole realizzare (e la qualità di questa formula non dipende necessariamente dalla dimensione dell’agenzia).